Educare al dialogo religioso
domenica 16 dicembre 2018
venerdì 14 dicembre 2018
venerdì 26 ottobre 2018
Il Concilio Vaticano II...un tempo di cambiamenti
Una delle sessioni del Concilio Vaticano II all'interno della Basilica di S. Pietro a Roma |
Il Concilio Ecumenico Vaticano II segnò un’epoca di grandi cambiamenti sociali e spirituali, poiché l’idea primaria dei padri conciliari fu quella di voler attuare un confronto diretto che avesse una duplice valenza: ad intra con la Chiesa stessa e ad extra con il mondo intero.
L’Arcivescovo Montini e il suo pensare al Concilio!
Il
26 gennaio 1959, il card. Giovanni Battista Montini dava l’annuncio solenne
alla chiesa milanese della convocazione del Concilio Vaticano ii, indetto da Papa Giovanni XXIII.
Montini
scriveva: «Un avvenimento storico di prima grandezza sta per verificarsi; non
di odio o di terrore, come sono grandi terribilmente le guerre; non di politica
terrena o di profana coltura, come sono grandi fugacemente tanti umano
consessi; non di scoperte scientifiche o di interessi temporali, come sono
grandi dubbiamente tanti fatti del nostro divenire civile; ma grande di pace,
di verità, di spirito; grande oggi, per domani; grande per i popoli e per i
cuori umani; grande per la Chiesa intera e per tutta l’umanità».
Mons. Angelo Roncalli e Mons. G.B. Montini |
Il card. Giovanni
Colombo, nel 1973, riferiva: «quando venne divulgata la notizia che la data
d’inizio del Vaticano II era fissata per l’11 Ottobre 1962, ricordo che il
card. Montini mi disse con trepidazione: “non siamo ancora pronti, ci sarebbero
voluti ancora tre anni di preparazione”. Certo non immaginava che proprio a lui
sarebbe toccato ereditare quel Concilio, a suo giudizio, affrettatamente
incominciato».
Cardinal Giovanni Battista Montini - Arcivescovo di Milano |
Dalla
sua lettera pastorale "Pensiamo al Concilio" scritta per la Quaresima, del 1962, alla diocesi milanese si evince con quanta straordinaria delicatezza di sentimenti e acuta intelligenza descriva il destino di Roma nella storia del mondo, lasciando capire apertamente quanto
egli si senta figlio di quella grande ed eterna Città, si rivolge a questa come se fosse una persona a lui carissima, amata con ineffabile
trasporto, esaltata nelle sue grandezze e benevolmente scusata nelle sue
debolezze, comunque sempre presente al cuore e alla mente.
«Due
pensieri sono principalmente affluiti al nostro spirito […]. Uno è quello di
Roma “patria communis”: nessuno a Roma è forestiero, se al suo genio aderisce.
Tutti quanti confluiranno a Roma per questo solenne raduno, vi saranno non
stranieri, non ospiti, non viaggiatori, ma cittadini. Chi fa pellegrinaggio a
Roma sa e sente questa misteriosa elevazione a cittadino della vera umanità,
tanto più chi vi sarà accolto per esercitarvi una funzione – il magistero
ecclesiastico – di natura sua universale: sarà a casa sua […]Cristo qui è in
divenire: “finché si formi Cristo in noi” (Gal 4,19) è la fatica, è la missione
di Roma cattolica; predicare e comunicare Cristo, con impassibile incuria delle
difficoltà e delle persecuzioni e con inconcussa fiducia nel suo glorioso
ritorno finale. E che il Concilio, cioè tutta la Chiesa predicante ed
evangelizzante, si raccolga a Roma dà l’impressione che la sua speranza si
spieghi, come una bandiera al vento della storia, e che si diffonda nel mondo
inquieto ed incerto come un segno orientatore e confortatore».
Come
S. Ambrogio, sentiva in modo opprimente il peso del servizio
episcopale a cui era stato destinato.
giovedì 25 ottobre 2018
La giovane Chiesa
Cercando di attualizzare quella "strana, ma singolare vocazione" espressione di come l'amato San Paolo VI preferiva definire la sua vocazione al papato, ci viene difficile oggi operare e realizzare ciò che nostro Fratello, Padre ed Amico Gesù ci ha tramandato con la Sua vita stessa. Più che mai,oggi i giovani hanno bisogno di sentirsi Chiesa; parlano, studiano, riflettono, compiono, criticano idee, movimenti non per chissà quale movimento anticonformista o per chissà quale animo riformista. Lo fanno certamente per sentirsi parte integrante di questa immensa discendenza, per potersi sentire più intimamente uniti a Cristo e per portare in Essa (Chiesa) le adatte rivoluzioni per una più autentica partecipazione e fervente adesione.
Ogni loro azione nasce da una sofferta ed inquieta ricerca della propria verità, della propria vocazione in una società ormai cosi superficiale e deleteria. I giovani d'oggi hanno bisogno di essere ascoltati, capiti-che non sempre risulta essere così agevole-consigliati e aiutati nel loro discernimento vocazionale di vita cristiana e non, sia nell'ambito pubblico che in quello privato. Hanno bisogno di essere ri-messi al centro di ogni discussione. Vorrebbero, quindi, sperimentare una fede che si fa esperienza, coinvolgimento, responsabilità. Non si sentono a casa in una comunità che dà loro una visione della vita appresa passivamente, o che li vuole presenti ad una preghiera che avvertono solo come un rito che non li coinvolge.
A ben vedere, i giovani stessi indicano quali sono le aperture attraverso le quali è possibile entrare in comunicazione con il loro mondo interiore, per accompagnarli in una ricerca che può aiutare tutta la Chiesa a reinterpretare la sua missione in fedeltà al Vangelo.
mercoledì 24 ottobre 2018
“Educare al dialogo” Paolo VI e l’ecumenismo
Libro "Educare al dialogo" - editrice Passione Educativa, settembre 2018. |
“Il
presente lavoro vuole far conoscere i delicati sentimenti che San Paolo VI ha
mostrato per la Chiesa con l'opera di evangelizzazione e di dialogo promossa
lungo il suo pontificato. Il lavoro entra in maniera capillare nelle nervature
storico-critiche degli scritti conciliari, seguiti con grande attenzione da
Montini durante il Concilio, dove emerge il suo attaccamento alla Chiesa e allo
studio di essa. Scorrendo le pagine seguenti emerge a chiare lettere quali
fossero i sentimenti travagliati di un papa, molte volte ripreso duramente
dall'opinione pubblica, ma sempre fermo nella fede, quella stessa fede che gli
imponeva di dover servire la Chiesa fino alla fine.” (dalla prefazione di S.E.
Antonino Raspanti - Vescovo di Acireale)
Iscriviti a:
Post (Atom)
-
Una delle sessioni del Concilio Vaticano II all'interno della Basilica di S. Pietro a Roma Il Concilio Ecumenico Vaticano ...